Essere “ancora” single: hai paura di rimanere solo/a?

  • Nella società odierna essere “soli” pesa sempre di più.

Nonostante la precarietà lavorativa solleciti i giovani a rimandare i  progetti di vita futuri, secondo il pensiero comune persistono egualmente obiettivi inderogabili, come quello di avere un partner.

“Ma come, sei così carina e a 30 anni non hai una fidanzato?”  

“Alla tua età non puoi permetterti una casa tua?”

“Devi sbrigarti, ormai hai 35 anni.. quando lo vuoi un bambino?”

E’ infatti possibile che, con il passare degli anni, anche persone che non avevano mai cercato irrefrenabilmente di trovare qualcuno da avere accanto, comincino ad avere dubbi e alcune paure. Potrebbero, per esempio chiedersi: E se rimanessi sola/o?

La paura di rimanere single

La paura di rimanere single si può avere da sempre, o può crescere con il tempo. Questo timore può nascere da caratteristiche delle relazioni passate (di dipendenza, per esempio), da poca fiducia in se stessi o dalla sensazione di valere poco, se non accompagnati.

Oppure, la sensazione di sentirsi soli puó cominciare a diventare una realtà scomoda solo ora, perché si sente che “si dovrebbe assolutamente trovare qualcuno”.

E’ vero che amare e sentirsi amati fa parte dei bisogni più profondi degli esseri umani, ma è fondamentale non confondere questo con la sensazione di fallimento personale, o di qualcosa che non va.

Innanzitutto, è importante chiedersi quanto il pensiero degli altri stia condizionando la propria visione, quanto si desidera davvero avere un partner e di cosa si avrebbe bisogno.

Alcune persone potrebbero a tutti i costi cercare un compagno per coprire quel “+1” alle feste e per poter finalmente rispondere alle domande dei parenti, rendendosi conto col tempo che quella relazione le rende più vuote ed infelici di prima.

Altre persone “lottano” a tal punto per avere qualcuno al proprio fianco da ritrovarsi in relazioni terribilmente sbagliate o da cercare di mantenere storie che, da tempo, non funzionano più.

Le persone che provano questa paura tendono, infatti, ad adattarsi a relazioni che non le soddisfano, finendo per investire in individui che, in passato, non avrebbero mai considerato.

Se questo dovesse accadere, consiglio di pensare a quanto prendersi un momento per sé possa essere una soluzione di gran lunga più soddisfacente di una relazione vuota e complicata.

Prendersi tempo per capire cosa si sta cercando e perché lo si sta facendo è il primo passo per sentirsi meglio.

Abbandonando per un attimo l’idea che è in “un altro” che si può trovare quello che si sta cercando, si può  intanto cercare di vivere meglio a tu per tu con sé stessi.

Incominciando da qui,  si potrebbe poi trovare il coraggio di scegliere accuratamente le prossime persone da far entrare nella propria vita e con cui condividere quanto scoperto.

 

In un mondo ormai caratterizzato da connessione continua, scegliere di “scollegarsi” per un attimo potrebbe aiutare a concedersi tempo e a vedere questo momento di paura da una prospettiva diversa.

 

 

 

 

 

 

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